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A.R. Giorgi, Baracca bombardata, 1917
A.R. Giorgi, Carso, quota 144
A.R. Giorgi, Doberdò, 1916

a cura di Stefano Benetti e Costanza Bertolotti
Museo della Città di Palazzo San Sebastiano
21 maggio - 31 dicembre 2015 

In occasione del centenario della prima guerra mondiale il Museo della Città di Palazzo San Sebastiano presenta presso la propria sede l’iniziativa Giovani14 Soldati mantovani al fronte. Percorso espositivo sulla Grande Guerra, con l’intento di raccontare il vissuto quotidiano dei soldati mantovani al fronte attraverso le loro testimonianze scritte e pittoriche.

Si tratta di una piccola ma significativa esposizione di dipinti e cimeli ideata nell’ambito del Progetto biennale Giovani14 (1914-2014) promosso dall’Associazione Musei per la Storia in Lombardia e realizzata con il contributo economico di Regione Lombardia. Giovani14 è un lavoro di ricerca su fonti documentarie finalizzato a ricostruire storie di vita di giovani delle province lombarde che hanno partecipato al conflitto, nell’ottica di cogliere gli aspetti umani e sociali della loro esperienza. Con questa indagine si è inteso dunque restituire una dimensione della guerra così come ci è stata consegnata da chi l’ha partecipata “dal basso”.E' in questo ambito di ricerca che è nato il presente progetto, il cui elemento qualificante risiede nel dialogo tra testimonianze scritte, raccolte da Costanza Bertolotti, e un nucleo di opere, (12 dipinti, un disegno, una matrice e un’incisione)realizzate sul fronte del Carso tra il 1916 e il 1918 dall'artista-soldato mantovano Antonio Ruggero Giorgi (conservate presso i Musei Civici di Mantova e il Museo Polironiano di San Benedetto Po).

E’ questa una documentazione iconografica di sicuro interesse, anzitutto perché Giorgi fu, tra gli artisti mantovani che parteciparono al conflitto, uno dei pochi che ne diede conto nelle proprie opere; in secondo luogo perché, in un panorama artistico dominato dall’esaltazione futurista della guerra, egli ci offre, come ha scritto Chiara Perina, un réportage «senza ombra di retorica», che del conflitto mette a nudo la dolorosa realtà e le drammatiche conseguenze.

L’osservazione sul tema della Grande Guerra è ulteriormente alimentata dall’esposizione di una trentina di cimeli provenienti della collezione di Massimo Tabai di Castellucchio e dallo studio di altre fonti documentarie fruibili attraverso una postazione multimediale.

Stefano Benetti, Direttore Musei Civici

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