Le opere raccolte in questa sezione testimoniano la forza del legame che Mantova ebbe tra XV e XVII secolo con la tradizione classica e antiquaria. Su committenza dei Gonzaga, i principali artefici della trasformazione della corte e della città secondo un gusto classico legato alla cultura umanistica, furono Andrea Mantegna e Leon Battista Alberti: ad essi, come poi anche a Giulio Romano, va il merito di aver trasformato Mantova in una città all’avanguardia in Italia da un punto di vista artistico e culturale, tanto da farla percepire agli occhi dei contemporanei quasi come una nuova Roma. L’ispirazione alla classicità, esaltata dagli umanisti, spinge gli artisti alla creazione di opere sia pittoriche sia plastiche che traggono ispirazione convinta e diretta di modelli originali antichi. Questo porta alla produzione di raffinatissime creazioni che, nell’armonia delle forme, nell’equilibrio delle proporzioni, nell’attenzione ai singoli dettagli, interpretano correttamente lo spirito dell’alta cultura classica e danno vita al desiderio di classicità dei nobili e colti committenti che gareggiano tra loro per assicurare la presenza nei loro palazzi di queste opere da affiancare a pezzi originali romani o, assai più raramente, greci.