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giulio romano firma

Il Palazo dil T

“Et giunto sua M [aestà Carlo V Imperatore] al Palazo dil T se n’andò nel Camarone [Camera di Amore e Psiche ], et visto quello, sua M [aestà] restò tutta meravigliosa, et ivi stette più di mezz’hora a contemplare, ogni cosa laudando sommamente.”                                                                                                

                                                                                                                    (Luigi Gonzaga da Borgoforte, sec. XVI)

 

 

Itinerario di visita: sale monumentali

Itinerario di visita
Sale monumentali

Itinerario al Museo

Itinerario di visita
Museo

Restauri

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Valorizzazione e Innovazione

Valorizzazione
e Innovazione

Pisanello, medaglia raffigurante Gianfrancesco Gonzaga a cavallo, s.d.
Pisanello, medaglia raffigurante il busto di Ludovico II Gonzaga, s.d.
Artista mantovano della I metà del sec. XV, staio, 1416.

La collezione si compone di due sezioni che raccolgono importanti testimonianze sulla monetazione e i sistemi di misura a Mantova e nel suo territorio.

La sezione numismatica è composta da duecentocinquanta monete emesse dalla zecca di Mantova e ordinate cronologicamente dal XIII al XVIII secolo; sessanta sono invece le monete prodotte dalle zecche minori (XVI-XVII secolo). Di notevole e raffinata fattura le medaglie realizzate dai più importanti medaglisti succedutisi a corte, quali Pisanello, Bartolomeo Melioli, Gian Cristoforo Romano, Sperandio Savelli.

Sono inoltre esposti coni, punzoni e sigilli a testimoniare le tecniche di coniazione di medaglie e monete nella zecca mantovana.

Una sezione è interamente dedicata al sistema di misurazione (di lunghezza e capacità) adottato dallo Stato mantovano. Sono presenti un modello per coppi, un modello per mattoni, sei campioni di misure di peso in forma di anfora, sei recipienti di misura di capacità per aridi (cereali), misure di capacità per liquidi e due misure lineari. Gli oggetti, di bronzo fuso a cera persa, decorati in modo raffinato sulle superfici esterne, furono realizzati nel 1554 da Francesco Galvagni Massaro. Accanto a questi, spicca un più antico staio di bronzo, datato 1416.

La sezione è dotata di un esauriente apparato didattico in italiano e in inglese.