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giulio romano firma

Il Palazo dil T

“Et giunto sua M [aestà Carlo V Imperatore] al Palazo dil T se n’andò nel Camarone [Camera di Amore e Psiche ], et visto quello, sua M [aestà] restò tutta meravigliosa, et ivi stette più di mezz’hora a contemplare, ogni cosa laudando sommamente.”                                                                                                

                                                                                                                    (Luigi Gonzaga da Borgoforte, sec. XVI)

 

 

Itinerario di visita: sale monumentali

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Restauri

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Valorizzazione e Innovazione

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Volta. Ottagono centrale.
Angolo sud-est, particolare.
Volta, particolare.
L'ambiente, utilizzato da Federico come camera da letto, deriva il proprio nome dalle quattro grandi aquile nere ad ali spiegate collocate agli angoli della stanza. Il fastoso apparato decorativo della volta, documentato tra il 1527 e il 1528, alterna stucchi a dipinti. La sommità della copertura è dominata dall'ottagono centrale in cui è dipinta la Caduta di Fetonte. Attribuibili al Primaticcio sono le decorazioni esterne all'ottagono, quali il tralcio di vite abitato da puttini giocosi e i quattro pregevoli riquadri con bassorilievi raffiguranti: Giove che, mutatosi in toro, rapisce Europa (angolo est-sud); Mercurio dinanzi a Giove, Giunone e Nettuno (angolo sud-ovest); Plutone rapisce Proserpina (angolo ovest-nord); Nettuno rapisce Anfitrite (angolo nord-est). Le quattro lunette affrescate e decorate con stucchi, che paiono posare su peducci ornati da arpie, sono animate da scene mitologiche. Alla loro base si trovano preziose fasce affrescate che ritraggono: Combattimento tra animali e mostri (parete est); Battaglia marina (parete sud); Amazzonomachia (parete ovest); Centauromachia (parete nord). Il fregio delle pareti è ornato da tre busti marmorei femminili, da trofei a stucco e da ovali raffiguranti: Davide con la testa di Golia (angolo est-sud); Vittoria che scrive sullo scudo (angolo sud-ovest); Giuditta con la testa di Oloferne (angolo ovest-nord); Ercole (angolo nord-est). L'elegante camino è di marmo lumachella delle prealpi trentine. Di pregio ancora maggiore sono le mostre delle porte eseguite in marmo greco "portasanta", cosiddetto perchè utilizzato per intagliare nel 1525 la Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma. Le scritte dedicatorie sul camino e sugli architravi delle porte ricordano i titoli di Federico.

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