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Ai Weiwei, 57 anni, cinese, è uno degli artisti contemporanei più considerati e vivaci del panorama internazionale. È il figlio del poeta Ai Qing. Si è diplomato all'Accademia del Cinema, per poi dedicarsi successivamente alla pittura. Negli anni Settanta è cofondatore del gruppo artistico Stars. Nel 1981 si trasferisce negli Stati Uniti. Si sposa a New York dove svolge la maggior parte della sua attività artistica. Frequenta due prestigiose scuole di design, la Parsons The New School For Design e l'Art Students League. Nel 1993 torna in Cina per stare accanto al padre ammalato. Collabora alla fondazione dell'East Village di Pechino, una comunità di artisti d'avanguardia. Nel 1997 è cofondatore e direttore artistico dell'Archivio delle arti cinesi (CAAW).

Nel 1999 inizia ad occuparsi di architettura. Nel 2003 fonda il suo studio, il «FAKE Design». Lavora a vari progetti con gli architetti svizzeri Herzog & de Meuron. Insieme vincono il concorso per il progetto dello Stadio nazionale di Pechino e del padiglione della Serpentine Gallery di Londra.

Oggi Ai Weiwei, come artista, gode di grande fama in tutto il mondo (è noto come l’ideatore del «Nido d’uccello», lo stadio olimpico di Pechino). Decisamente moderno, Ai Weiwei è un maestro dei colpi di scena, un provocatore incontrollabile e comunicativo, una persona che ama la vita in tutte le sue forme. Si è impegnato a denunciare vari scandali, caso per caso e colpo per colpo, difendendo le vittime delle tragedie e citandole per nome, piuttosto che invocando un rovesciamento dell’intero sistema.

Nel maggio del 2008, dopo il terremoto che ha colpito la provincia del Sichuan facendo più di 80 mila morti, Ai Weiwei ha creato un gruppo di decine di volontari per stilare una lista dei bambini morti schiacciati dalle loro scuole.

Una novità assoluta in Cina: Nell’agosto del 2009, quando Tan Zuoren, che aveva fotografato gli edifici distrutti per dimostrare la negligenza e la corruzione dei responsabili della loro costruzione, è stato condannato per «turbamento dell’ordine pubblico», Ai Weiwei si è recato a Chengdu per assistere al suo processo.

Dal 2009 a oggi, Ai Weiwei ha instancabilmente denunciato l’arresto di numerosi blogger, scrittori e avvocati impegnati nella difesa dei diritti civili. Ha cercato di prestare aiuto ai genitori dei bambini avvelenati dal latte alla melamina, e sostiene i poveri cacciati dalle loro case per fare posto a centri ricreativi, campi da golf o grattacieli di sessanta piani… Grazie ad un uso avveduto di Twitter, Ai Weiwei è riuscito a superare le barriere della censura promuovendo grandi «banchetti» spontanei nelle città di provincia con centinaia di partecipanti.