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Assedio francese a Mantova, acquaforte, 1796 circa
Repubblica Cisalpina-Assedio di Mantova, 10 soldi, 1799
Parata delle truppe austriache a Medole nel 1833, acquaforte, 1833

a cura di Stefano Benetti
  Museo della Città di Palazzo San Sebastiano
  17 dicembre 2005 - 31 maggio 2006
  La mostra è corredata da catalogo Per la ricchezza e la varietà di tipologie di opere che lo costituiscono, il patrimonio storico-artistico che forma le Collezioni Civiche rappresenta un prezioso giacimento di opere che aiutano a meglio conoscere e comprendere la nostra storia da angolature diverse e inedite.
Così è anche per la serie di stampe e monete ottocentesche conservate presso il Museo della Città che offrono un percorso inconsueto per restituire alcuni tratti del Risorgimento mantovano attraverso immagini e iconografie sconosciute ai più.
50 stampe e 185 monete sono state selezionate ed esposte in questa mostra per raccontare l’assedio francese del Mantovano di fine Settecento, il periodo della Restaurazione, la prima guerra d’indipendenza, la seconda restaurazione e la battaglia di Solferino del 1859. Sono stampe e monete, con esemplari che in alcuni casi raggiungono livelli di espressione artistica eccellente, che immergono il visitatore nell’atmosfera di un’epoca.

Due le tematiche che si intrecciano nell’esposizione richiamandosi l’una all’altra: la prima, illustrata dalle stampe, racconta le vicende storiche e i luoghi del Risorgimento mantovano; la seconda, rappresentata dalle monete, narra il faticoso cammino degli stati italiani preunitari verso l’unificazione tra aspettative, entusiasmo, disillusioni e valori.

La serie delle stampe storico-militari raffigura dunque piante e vedute ottocentesche di Mantova e scene celebrative di battaglie risorgimentali combattute sul nostro territorio dall’assedio napoleonico del 1796 alla battaglia di Solferino del 1859. Esse consentono di ritrovare il profilo urbanistico della città e il suo sistema difensivo e di riscoprire le altre località mantovane che sono state palcoscenico di guerra.

Il consistente nucleo di monete, riferite circa allo stesso periodo, ci restituisce effigi, figurazioni, brevi grafie e simboli di governi, governanti e stati dell’Italia risorgimentale e permette una esauriente e facile comprensione della produzione monetale realizzata in quest’epoca.
Di particolare interesse storico-documentario risulta il nucleo delle monete ossidionali (monete d’emergenza battute dagli assediati) coniate nella zecca di Mantova durante gli assedi francese, austro-russo e piemontese patiti dalla città tra il 1796 e il 1848.

L’intero itinerario ha attinto da due differenti nuclei di opere del Comune di Mantova.
Le stampe provengono dalla collezione Sammartini, ricca di 780 esemplari antichi, di recente acquistata dal Comune. Le monete appartengono al monetiere civico già conservato nell’ottocentesco Museo Patrio e ora in gran parte depositato in Palazzo Ducale. Il nucleo in mostra, omogeneo e organico, è stato recentemente individuato per essere poi recuperato e restaurato al fine di una sua piena valorizzazione.

Stefano Benetti, Direttore Musi Civici