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“L’artista non si esprime con le parole dei filosofi, il suo è piuttosto il linguaggio dei poeti”
(Lóránd Hegyi sull'installazione dell'autore ospitata a Palazzo Te)

schermata 2014-10-21 alle 11.24.06Le origini Gregorio Botta è nato a Napoli il 18 aprile 1953, vive e lavora a Roma. Ha condotto i propri studi all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove ha seguito i corsi di Toti Scialoja: un grande maestro per molti artisti della scuola romana. Una ricerca sull'encausto gli ha fatto scoprire la materia che segnerà a lungo il suo lavoro: la cera. Quest’amore iniziale lo porterà poi a creare anche opere con il vetro, con il fuoco, con l'acqua, con l'aria. Gli interessa disegnare con la luce, con la trasparenza, con la leggerezza: creare opere sempre più rarefatte, piene di vuoto, che si pongano al confine della visibilità. La sua è una ricerca di radicale essenzialità sia negli elementi che nelle forme. Le opere Le opere della mostra Fisica Minima (la prima dell'artista a Torino) sono emblemi della sua produzione: una serie di lavori che giocano sul movimento dell’acqua, sulla rifrazione della luce, sulla soglia della visione. Come scrive Olga Gambari: "Con minimalismo organico che fonde concetto e materia, con languore filosofico, Botta produce opere vive che vibrano nella loro essenzialità. Hanno l’urgenza di testimoniare, di essere pure e minime ma feconde e ricche di memorie: un’indagine sulla natura sfuggente dell’essere". Le mostre Dal 1991 l'artista ha esposto in numerose gallerie private e in spazi pubblici. Del 2005 la mostra ai Magazzini del Sale, in piazza del Campo a Siena e nel Loggiato di San Bartolomeo a Palermo. Del 2012 la mostra “Rifugi” al Macro di Roma, mentre nel 2013 partecipa alla mostra “Postclassici” al Foro Romano. Sue opere sono nelle raccolte del Mart di Rovereto, del Musma di Matera, della Gam e del Macro di Roma, della Bce di Francoforte, del Ministero degli Affari Esteri alla Farnesina, alla Certosa di Padula (SA), e nella metropolitana di Napoli, stazione Vanvitelli e al Forte di Bard, in val d’Aosta, dove si è appena conclusa una sua personale.